lunedì 11 marzo 2013

LA MUSICA LEGGERA ITALIANA

Con l'espressione musica leggera ci si riferisce solitamente, in Italia, alla canzone, sebbene la musica leggera comprenda tutta la musica che non ha finalità artistiche o culturali (come la musica classica, l'opera, il jazz, etc.).
Fino agli Anni Venti è stata predominante in Italia l'influenza del melodramma e della canzone napoletana, anche se non mancano gli echi di altre tradizioni come i canti alpini, gli stornelli dell'Italia centrale e i canti anarchici. Nonostante le influenze successive, soprattutto statunitensi e francesi, la canzone leggera italiana si è sempre distinta perché particolarmente orecchiabile, caratteristica che ha facilitato la sua diffusione anche all'estero, al di là delle barriere linguistiche. Gli anni successivi al 1920, con le prime tournee di artisti statunitensi, hanno visto l'affacciarsi del jazz sulla scena musicale italiana. La formazione di un genuino jazz italiano rimase tuttavia fenomeno limitato ad alcuni gruppi di giovani nelle grandi città, mentre il linguaggio jazzistico, fatto di ritmi sincopati, variazioni tematiche e originalità di timbro, fu portato nel repertorio melodico italiano -- specialmente quello delle canzoni d'amore -- ed ebbe un grande successo di pubblico. Negli Anni Venti e Trenta, quindi, la musica italiana fu simile in molti aspetti alla contemporanea musica americana, anche se le condizioni politiche (la dittatura fascista comincia in Italia nel 1923) non permisero mai la creazione di una canzone dai contenuti politici, ma solo d'evasione.

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