mercoledì 22 febbraio 2012

TRA I CORDOFONI

                                  Il violino 



Il violino è uno strumento musicale della famiglia degli archi, ha quattro corde accordate ad intervalli di quinta.
Si tratta del più piccolo tra i membri della famiglia, capace di realizzare note più acute rispetto agli altri strumenti che la costituiscono. La corda più bassa (e quindi la nota più bassa ottenibile) è il sol2, il sol subito sotto al do centrale (do3); le altre corde sono, in ordine crescente, il re3, il la3 e il mi4.
Le parti per violino utilizzano sempre la chiave di Sol, detta comunemente chiave di violino. Quando devono essere eseguite note e passaggi particolarmente acuti si usa un'apposita indicazione che avvisa di trasportare le note interessate un'ottava sopra.
Violinista è colui che suona il violino; l'artigiano che costruisce o ripara strumenti a corde è il liutaio.
Uno dei più grandi violinisti di tutti i tempi fu Niccolò Paganini, nato a Genova nel 1782. I liutai più famosi sono stati anch'essi italiani, tra questi Antonio Stradivari, Giovanni Paolo Maggini, Giovanni Battista Guadagnini, la famiglia Testore, e le dinastie dei Guarneri e degli Amati.

                                  La viola

La viola è uno strumento appartenente alla famiglia degli archi e discende dalla viola da braccio medioevale, che si suonava appoggiata sulla spalla, allo stesso modo del violino. Si distingue da quest'ultimo per le dimensioni (è circa 1/7 più grande), per l'estensione (è accordata una quinta sotto) e per il timbro (molto più profondo e meno brillante). La tecnica della mano sinistra e dell'arco sono le stesse del violino e la chiave di lettura è quella di contralto. Le viole di piccole dimensioni (da 38 a 40 cm) hanno una voce magra e nasale, quelle grandi (da 40 a 44) un timbro caldo e rotondo.


                               Il contrabbasso 




Il contrabbasso, è uno strumento musicale della famiglia dei cordofoni ad arco. Il suono viene prodotto tramite l'attrito sulle corde del crine di cavallo montato su una bacchetta di legno, detta archetto, mentre nel jazz viene suonato quasi esclusivamente pizzicando le corde con le dita della mano destra.
È lo strumento con il suono più grave di tutti gli archi (se si esclude il rarissimo ottobasso): le quattro corde producono rispettivamente dalla più acuta alla più grave i suoni SOL-RE-LA-MI in accordatura da orchestra. Per indicare con più precisione la reale altezza di una nota, viene utilizzata una nomenclatura che affianca al nome della nota un numero. Questa numerazione inizia dalla nota più bassa del pianoforte (La 0) fino alla nota più alta (Do 8). Seguendo questo schema, le corde del contrabbasso sono
1ª corda: Sol 2/La 2/La 2
2ª corda: Re 2/Mi 2/Fa# 2
3ª corda: La 1/Si 1/Re 2
4ª corda: Mi 1/Fa# 1/La 1
Esistono anche altre accordature, quali quella italiana da concerto (consistente nell'alzare l'intonazione delle corde di un tono) e quella viennese (La 2, Fa# 2, Re 2, La 1)
Esistono anche contrabbassi a cinque corde, in cui la più grave è generalmente un Do 1 o un Si 0.
In orchestra il contrabbasso ha raramente una funzione solistica, per via del suo suono estremamente basso. Ha però una funzione indispensabile nell'"amalgamare" i suoni e dare sostegno agli strumenti acuti, ed è lo strumento che, di solito, tiene il basso armonico della melodia dell'orchestra.


                           Il violoncello 

Il violoncello è uno strumento musicale del gruppo dei cordofoni a corde strofinate (ad arco), appartenente quindi alla famiglia degli strumenti ad arco; è dotato di quattro corde, accordate ad intervalli di quinta giusta. Rientra nella sottofamiglia dei "violini", di cui fanno parte quegli strumenti con quattro corde, accordati ad intervalli di quinta, che presentano dei tagli ad "effe" sulla tavola armonica (o piano armonico). La sottofamiglia dei "violini" si differenzia così dalla sottofamiglia delle "viole" che comprende invece strumenti antichi con tagli a "C", accordati per quarte e terze, con corde in numero variabile da tre, a sei-sette o più.
Si suona da seduti tenendo lo strumento tra le gambe, poggiato su un puntale presente nella parte inferiore dello strumento. L'esecutore muove l'archetto trasversalmente sulle corde.
Il violoncello moderno possiede quattro corde accordate ad intervalli di quinta: la corda del La (cantino), del Re, del Sol e del Do. La corda del La emette un suono tre semitoni più in basso del Do centrale e la corda del Do è due ottave più basse del Do centrale.
L'estensione del violoncello va dal Do due ottave sotto il Do centrale fino al Mi due ottave sopra al Do centrale.
Il violoncello è strettamente associato alla musica classica, ma viene usato anche nella musica heavy metal. È parte dell'orchestra, del quartetto d'archi e di molti altri gruppi di musica da camera. Molti sono i concerti e le sonate scritte per violoncello. È meno comune nella musica popolare.

                                   Il basso acustico

Il basso acustico è uno strumento musicale acustico simile alla chitarra e con caratteristiche che lo rendono simile anche al contrabbasso (registro e funzione di accompagnamento); è solitamente munito di quattro corde (dall'alto verso il basso mi, la, re, sol) ne esistono anche versioni estese a cinque corde (si, mi, la, re, sol). La sesta corda è generalmente più utilizzata nel basso elettrico.
Il suono è grave ("basso") e si usa prevalentemente nella sezione ritmica. Lo strumento è suonato pizzicando le corde con indice e medio della mano destra nella tecnica a due dita; indice, medio e anulare nella tecnica a tre dita. Un'altra tecnica che lo porta ad assomigliare maggiormente ad una chitarra è l'uso di un plettro. Può essere amplificato tramite pick up per i live.
Il basso è generalmente uno strumento monofonico: le note sono emesse una alla volta mentre gli accordi vengono suonati raramente, data la funzione dello strumento

                        La chitarra elettrica

La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up. Il suono viene quindi prelevato all'uscita e convogliato in un amplificatore acustico affinché il suono dello strumento sia reso udibile. Appartiene alla famiglia degli strumenti cordofoni e non a quella degli elettrofoni come a volte viene classificata poiché il suono è generato dalla vibrazione delle corde e amplificato successivamente

                             Clavicembalo


Con il termine clavicembalo (altrimenti detto gravicembalo, arpicordo, cimbalo, cembalo) si indica una famiglia di strumenti musicali a corde, dotati di tastiera: tra questi, anzitutto lo strumento di grandi dimensioni attualmente chiamato clavicembalo, ma anche i più piccoli virginale e spinetta.
Questi strumenti generano il suono pizzicando la corda, anziché colpirla come avviene nel pianoforte o nel clavicordo. La famiglia del clavicembalo ha probabilmente avuto origine quando una tastiera è stata adattata ad un salterio, fornendo così un mezzo per pizzicare le corde. Il termine stesso, che compare per la prima volta in un documento del 1397[1], deriva dal latino clavis, chiave (intesa come il meccanismo che utilizza il movimento del tasto per azionare il leveraggio retrostante), e cymbalum, termine che designava nel medioevo gli strumenti musicali con corde parallele tese su una cassa poligonale e senza manico, come i salteri e le cetre. In ogni caso, la più antica descrizione organologica del clavicembalo, che sia conosciuta, vien fatta risalire al 1440 circa[2].


                                     

                              L' arpa


L'arpa (sostantivo femminile, dal latino tardo harpa, di origine germanica) è uno strumento musicale cordofono a pizzico.
Esistono vari tipi di arpe. Per quello che riguarda la musica popolare e tradizionale, molte culture e geografie hanno tra i propri strumenti qualche variante di arpa: si ha così l'arpa celtica, le varie arpe africane, indiane, ed altre ancora.
In ambito occidentale, il termine arpa non altrimenti specificato si riferisce quasi sempre all'arpa da concerto a pedali, della quale esistono varianti acustiche ed elettriche.
L'arpa da concerto a pedali è dotata di 47 corde tese tra la cassa di risonanza e una mensola detta "modiglione", con un'estensione di 6 ottave e mezza e intonato in do bemolle maggiore. I suoni estranei a questa tonalità si possono ottenere agendo su 7 pedali a doppia tacca; ogni corda è in grado di produrre tre note diverse ed è possibile costruire una scala cromatica.
Lo strumento moderno è costituito da 1.415 pezzi.

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