La musica del romanticismo è la musica
composta secondo i principi dell'estetica romantica. In senso stretto abbraccia
un arco di tempo che va dal 1820 al 1880 circa.
In questo periodo il linguaggio musicale
subisce una rapida evoluzione. Il musicista romantico muta infatti la sua
posizione sociale: da un dipendente al servizio di chiese o corti diventa un
libero professionista. Per il musicista romantico la ricerca della libertà
professionale significò la possibilità di esprimere i propri sentimenti e le
proprie passioni senza dover obbedire alle rigide, aride regole formali del
classicismo.
Si impose dunque una nuova libertà
formale: alla melodia fu affidato un ruolo-chiave come veicolo
dell'espressione, ora frenetica ora malinconica, anche grazie al frequente uso
del modo minore. Le dinamiche si fecero più irregolari, costellate dalle
variazioni agogiche (accelerandi, rallentandi, rubati). Notevole importanza ed
autonomia acquisirono i timbri strumentali.
Lo strumento musicale prediletto di
quest'epoca fu il pianoforte per la quantità di gradazioni d'intensità e timbro
di cui era capace e per l'elemento lirico e soggettivo legato alla presenza di
un unico esecutore.
Nacquero in questo periodo nuove forme
musicali caratterizzate dalla concisione, quali il notturno, la romanza senza
parole, il foglio d'album e il Lied, finalizzate ad un'espressione immediata
dei sentimenti e dei moti più intimi dell'animo umano. Brani che talvolta erano
scritti "di getto" (da cui il nome di un'altra forma tipica della
letteratura pianistica di questo periodo: l'improvviso), sotto l'impulso
dell'ispirazione.
In quest'ambito si svilupparono due
tendenze opposte: l'intimismo e il virtuosismo. Il primo cercava suoni perlati,
soffici e raffinati, evitava le folle, si rifugiava nei salotti ed emergeva
d'innanzi a pochi amici. Il virtuosismo invece scatenava sonorità imponenti, tempeste
di note e di arpeggi. Era alla ricerca della folla e voleva mandarla in
delirio, trionfando su di essa.
Solitamente questo tipo di composizioni
erano eseguite nei salotti di signori facoltosi, mecenati delle arti e donne di
cultura. I compositori avevano modo di conoscersi fra loro ed è questa l'epoca
dei grandi scambi culturali, ad esempio tra Ferencz Liszt e Fryderyk Chopin,
Felix Mendelssohn e Robert Schumann. Quest'ultimo, insieme a Franz Schubert si
dedicò molto al Lied, una forma musicale tedesca da camera per voce e
pianoforte, basata su testi poetici sia d’autori romantici, sia della
tradizione popolare.
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