Tutto ebbe inizio sicuramente da un avvenimento storico drammatico come quello della deportazione degli schiavi africani negli Stati Uniti, in particolare negli stati del Sud per lavorare come schiavi nelle piantagioni.
Furono loro che iniziano a cantare “worksong” nelle campagne durante il duro lavoro, lo spiritual e il gospel nelle funzioni religiose, il blues Dopo l’abolizione della schiavitù nel 1863 i numerosi neri si stabilirono nelle grandi città americane e molti di essi trovarono lavoro come musicisti. E contribuirono alla diffusione di questo nuovo genere. Queste forme di musica si riversarono tutte assieme nelle originarie e primitive forme del jazz che unite alla cultura dei bianchi immigrati che abitavano in quei luoghi danno origine al genere jazz come lo conosciamo.
Alla base del jazz ci sono tre caratteristiche fondamentali :
-Il ritmo: che nel jazz ha un suono tutto particolare fortemente sincopato
-improvvisazione: musicisti alle quali non manca l’esperienza improvvisano degli accenti delle sfumature tipiche del jazz
-la voce : nel jazz cantato l’uso della voce a toni bassi è l’elemento peculiare .
Il boom del jazz si ha negli anni ’30. La caratteristica principale dello stile è l’esecuzione di linee melodiche improvvisate con la presenza centrale di tre strumenti: tromba, trombone , clarinetto. Tappa fondamentale quanto consequenziale a New Orleans fu Chicago. Durante gli anni ’20, l’originario stile di New Orleans trovò la sua vera fioritura in Chicago e qui si affermò definitivamente Nella southside di Chicago, il quartiere nero, si sviluppò una fervente attività musicale e jazzistica. Qui vennero incisi i primi capolavori da parte delle bands. Chicago, fu dunque, un centro che segnò profondamente l’evoluzione del jazz e rimase costantemente un importante punto di riferimento per i musicisti, tanto è vero che, negli anni ’60 diverrà uno dei più importanti luoghi in cui si solidificheranno le tendenze d’avanguardia musicalmente e politicamente più radicali della cultura nero-americana. Proprio in questa città gli elementi della cultura occidentale e bianca contaminarono il jazz nero. La sensibilità bianca infatti, derivata dai modelli bianchi europei introdusse soluzioni armoniche più raffinate e sempre crescendo, la valorizzazione dell’ elemento solistico che si tradurrà nella preponderanza dell’improvvisazione del singolo e nella dominazione del sassofono, nonché nella nascita delle grosse formazioni annunciando lo stile swing.
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